mercoledì 10 aprile 2013

Buona Prassi: "Miglioramento del sistema di gestione del rischio a polveri di farine"


I lavoratori addetti alla panificazione sono soggetti a malattie a carico dell’apparato respiratorio determinate dalla inalazione di polveri di farina di frumento e/o additivi aggiunto all’impasto. La farina è un prodotto naturale che contiene varie sostanze che possono causare allergie, sensibilizzazioni respiratorie e, all’aumentare dell’esposizione, asma occupazionale quest’ultima con una incidenza di 78/100000. Le patologie da sensibilizzazione a polveri di farina riconoscono come fattori favorenti la loro insorgenza: cattive condizioni igienico ambientali, scarsa pulizia degli ambienti e mancanza di procedure per la gestione del rischio. L’indagine ha riguardato un campione di aziende, nelle quali sono stati eseguiti campionamenti personali sia nel turno di lavoro che nella fase di lavorazione dell’impasto, quest’ultima con maggior rischio espositivo, oltre a campionamenti ambientali per avere una stima delle condizioni generali di inquinamento da polveri di farina. I dati emersi da tali valutazioni hanno evidenziato una esposizione media dei lavoratori superiore rispetto a misure eseguite in altri Paesi Europei, ma come altri studi hanno mostrato una prevalenza molto elevata di valori superiori al valore di TLV/TWA ACGIH di 0,5 mg/m2 ribadendo l’importanza di quanto presente nelle normative di salute e sicurezza durante il lavoro.
Dal collegamento seguente si accede ad un documento per la "gestione del rischio a polveri di farine", in cui si riassumono i risultati dell'indagine ed alle relative conclusioni.